05.08.2023 – 10.09.2023
A cura di / Curated by: Stefano Miraglia & Jessica Macor
Vernissage : SABATO 5 AGOSTO 2023 dalle 18:00 a La Rada
Vernissage : SATURDAY AUGUST 5th, 2023 from 18:00 at La Rada
Orari di apertura della mostra:
Dal 6 al 13 agosto: tutti i giorni dalle 18:00 alle 22:00
Dal venerdì al sabato, dalle 15:00 alle 19:00 e su appuntamento scrivendo a: direzione@larada.ch
Exhibition opening hours:
August 6-13: everyday, 6pm to 10pm
Friday to Saturday, 3 p.m. to 7 p.m. and by appointment by writing to: direzione@larada.ch
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La Rada è lieta di annunciare Fieldworks, mostra personale dell’artista spagnolo Carlos Casas, a cura di Stefano Miraglia e Jessica Macor. La mostra sarà visitabile durante il Locarno Film Festival.
Fieldworks è la prima esposizione personale di Carlos Casas in Svizzera, dedicata interamente alla serie omonima che l’artista spagnolo sviluppa dal 2000. I Fieldworks sono una raccolta di appunti audiovisivi sperimentali con il quale l’artista cerca di catturare le qualità atmosferiche e spirituali di un luogo. Frutto di viaggi in più di venti paesi, questa serie ha portato alla creazione di decine di video, opere sonore e installazioni, divisi in trenta capitoli.
Per l’esposizione a La Rada viene proposta una selezione trasversale di film: dai primi (girati in Patagonia, nel Lago d’Aral e in Siberia) creati per installazioni su monitor, ai più recenti (Puglia, Islanda, Indonesia) che verranno proiettati in un ambiente creato ad hoc nella grande sala. Meditazioni sugli archetipi della natura e dell’uomo, descrizioni di fenomeni atmosferici, esperimenti sui limiti della visione, interventi psichedelici in cui il cinema trasfigura l’esperienza territoriale.
Che sia di matrice documentaria (concepito come un field recording) oppure filtrato e montato in maniera sperimentale, il suono è il terreno dove spesso confluiscono o si risolvono molti dei progetti di Casas. La galassia dei Fieldworks comprende anche una costellazione esclusivamente composta da registrazioni sonore, di cui due elementi apriranno l’esposizione.
« Utilizzando l’immagine e il suono come una sorta di strumento spaziale, mi interesso ai segnali a onde corte e VLF, alle loro qualità atmosferiche e al loro suono. Registrando le onde radio in ciascuno dei paesaggi che ritraggo, cerco di catturare un’altra dimensione, e di mostrare una sorta di percezione aumentata. Tutto ciò mi permette anche di lavorare sulla natura casuale e asincrona del rapporto tra la colonna sonora e il film. Vedo questo lavoro come una sorta di film post-strutturale, dove si incontrano le vie del documentario e del film sperimentale. »
Carlos Casas (Barcellona, 1974) è un artista spagnolo la cui pratica comprende cinema, suono e arti visive. Fin dall’inizio della sua carriera, Casas ha proteso le sue ricerche in molteplici diramazioni, dal film documentario concepito per la sala cinematografica al live-editing, passando per la fotografia e il disegno, fino ad arrivare alle installazioni multimediali, la trasformazione di ambienti preesistenti e all’editoria discografica. I suoi lavori sono stati esposti da istituzioni internazionali come la Biennale di Venezia, la Tate Modern di Londra, la Fondation Cartier, il Palais de Tokyo, il Centre Pompidou a Parigi, NTU CCA Singapore, HangarBicocca e La Triennale di Milano, CCCB Barcelona, Matadero Madrid, GAM Torino, Bozar e Kunstenfestivaldesarts a Bruxelles. I suoi film sono stati proiettati e premiati in festival internazionali prestigiosi, come il Festival del Cinema di Venezia e l’International Film Festival Rotterdam. Dal 2022 Carlos Casas è il program director del Fabrica research centre di Treviso.
L’esposizione personale di Casas a La Rada arriva in un momento centrale della carriera dell’artista: segue una serie di esperienze installative di grande impatto e successo (Mahalla alla Biennale di Architettura di Venezia nel 2021, 1883 alla Biennale di Shanghai 2021 e Cyclope, per la Biennale di Istanbul del 2022), e inaugura un progetto espositivo e editoriale di ampio respiro retrospettivo dedicato proprio ai suoi Fieldworks, che continuerà al Mart – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto. In autunno, dopo due periodi di residenza tra Locarno e Lugano, Casas girerà in Ticino dei nuovi Fieldworks, prodotti da Gaze Off.
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La Rada is pleased to announce Fieldworks, a solo exhibition by Spanish artist Carlos Casas, curated by Stefano Miraglia and Jessica Macor. The exhibition will be on view during the Locarno Film Festival.
Fieldworks is Carlos Casas’ first solo exhibition in Switzerland, entirely dedicated to the eponymous series that the Spanish artist has been developing since 2000. Fieldworks are a collection of experimental audiovisual notes with which the artist seeks to capture the atmospheric and spiritual qualities of a place. Stemming from extensive travels to more than twenty countries, this series has led to the creation of dozens of videos, sound works and installations, divided into thirty chapters.
A transversal selection of films is proposed for the exhibition at La Rada: from the earliest (shot in Patagonia, the Aral Sea, and Siberia) created for monitor installations, to the most recent (Apulia, Iceland, Indonesia) that will be screened in a specially created environment in the large room. Meditations on the archetypes of nature and man, descriptions of atmospheric phenomena, experiments on the limits of vision, and psychedelic interventions in which cinema transfigures territorial experience.
Whether grounded in documentary (conceived as a field recording) or filtered and edited experimentally, sound is the medium where many of Casas’ projects often converge or resolve. The Fieldworks galaxy also includes a constellation exclusively composed of sound recordings, two elements of which will open the exhibition.
“Using image and sound as a kind of spatial tools, I am interested in shortwave and VLF signals, their atmospheric qualities and sound. By recording the radio waves of each of the landscapes I portray, I try to capture another dimension, and to show a kind of augmented perception. All this also allows me to work on the random and asynchronous nature of the relationship between the soundtrack and the film. I see this work as a kind of post- structural film, where the paths of documentary and experimental film meet.”
Carlos Casas (Barcelona, 1974) is a Spanish artist whose practice encompasses film, sound and visual arts. Since the beginning of his career, Casas has been extending his explorations in multiple branches, from documentary film conceived for the movie theater to live-editing, through photography and drawing to multimedia installations, transformation of pre-existing environments and record publishing. His works have been exhibited by international institutions such as the Venice Biennale, Tate Modern in London, Fondation Cartier, Palais de Tokyo, Centre Pompidou in Paris, NTU CCA Singapore, HangarBicocca and La Triennale in Milan, CCCB Barcelona, Matadero Madrid, GAM Turin, Bozar and Kunstenfestivaldesarts in Brussels. His films have been screened and awarded at prestigious international festivals such as the Venice Film Festival and the International Film Festival Rotterdam. Since 2022 Carlos Casas has been the programme director of the Fabrica research center in Treviso.
Casas’s solo exhibition at La Rada comes at a pivotal moment in the artist’s career: it follows a series of high- impact and successful installation experiences (Mahalla at the Venice Architecture Biennial in 2021, 1883 at the Shanghai Biennale in 2021 and Cyclope, for the Istanbul Biennial in 2022), and inaugurates an extensive retrospective exhibition and publishing project dedicated precisely to his Fieldworks, which will continue at Mart – Museum of Modern and Contemporary Art of Trento and Rovereto. In the fall, after two residency periods between Locarno and Lugano, Casas will be filming new Fieldworks in Ticino, produced by Gaze Off.